Tab Article
L'amore non ha una sola dimensione. Per sua natura sua è illimitato, senza misure e scon nato poiché è aperto, disponibile e accogliente. Gli Antichi lo concepivano o come eros, quale atto di conquista e di possesso, oppure come amicizia, quale riconoscimento di una comune uguaglianza. Solo il cristianesimo riuscì a viverlo e a proporlo come agàpe, cioè come amore di traboccamento, del tutto gratuito e immotivato, che ha solo se stesso come motivazione. La quali ca di Dio come amore e insieme fonte di amore rappresenta una rivoluzione nella storia delle religioni. In questo volume Romano Penna traccia un documentato e a ascinante cammino di scoperta della natura dell'amore partendo dalla Grecia antica con il suo profondo e sfaccettato pensiero sia mitologico che loso co, per passare poi alla prospettiva propria di Israele con le sue originali e diversi cate accentuazioni in materia, per approdare in ne alle origini cristiane con l'incomparabile novità incentrata sulla gura del nazareno Gesù. Ne deriva un ripensamento della cristologia, della ecclesiologia e della morale: la libertà cristiana, da una parte, è il prodotto di una liberazione; dall'altra, è funzionale a un servizio di amore. Il cristiano è libero per poter amare meglio.